• La TV in “rosa”: nasce GazzaTV

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26, 2, 7, 59 e 12 sono tutti numeri buoni da giocare al Lotto. E sono i numeri che riassumono la nascita di Gazzetta Tv, la televisione della Gazzetta dello Sport che inizierà le sue trasmissioni il 26 febbraio, alle 7 del mattino, sul canale 59 del digitale terrestre. Dodici, invece, è il numero dei giornalisti che, oltre al direttore Claudio Arrigoni, ci lavoreranno, ma qui cominciano i problemi cabalistici. Gazzetta Tv è, come si diceva, la televisione della Gazzetta: il che significa che anche i 160 redattori del primo quotidiano sportivo d’Italia ci lavoreranno più o meno regolarmente, per comporre il totale di 2.500 ore annue (altro numero non giocabile al Lotto) di produzioni live e di attualità. La parte live, lo ha spiegato lo stesso Arrigoni che approda a Gazzetta Tv dopo avere lavorato a Tele+ («nel 1991 c’erano le scrivanie ma non le sedie» ha ricordato per portarsi nuovamente fortuna), Giococalcio, Sky e Mediaset premium: «Diciotto tg, cioè uno ogni ora, news dalle 7 alle 9, dalle 13 alle 15 e dalle 19 alle 21. Dalle 23.30 a mezzanotte l’anteprima della Gazzetta del giorno dopo». In mezzo, lo ha spiegato il direttore Andrea Monti, rubriche di approfondimento su tutti gli sport, interviste esclusive, ritratti, talk show, satira. E ovviamente le grandi finestre live sui principali eventi: in particolare la domenica con il grande contenitore dedicato alla giornata di campionato, con Paolo Condò , Nino Morici, Viviana Guglielmi e Francesca Baraghini. Giornata di campionato, poi, rivisitata il lunedì sera nel talk show «Senza appello», nel quale a Viviana Guglielmi (volto «ufficiale» di Gazzetta Tv) si affiancherà Luigi Garlando. A Condò, poi, storico inviato di calcio internazionale, sono affidate anche le interviste-ritratto a grandi dello sport mondiale: si comincia con José Mourinho, si continua con Vidal, Ancelotti, Elisa Di Francisca, Marcello Lippi, Alberto Contador. Altri seguiranno.

E su programmi come «Condò confidential» si vede la mano di Simona Ercolani, a.d. e direttore creativo di Stand by Me, che il grande pubblico conosce per «Sfide», storico programma di Rai3 dedicato al racconto dello sport. Alla società di Ercolani è affidato anche il programma «Bomber-Il mio anno migliore», in cui un grande attaccante racconta la sua stagione indimenticabile. O «la sua annata, come se fosse un vino buono», ha precisato la stessa produttrice.

E su programmi come «Condò confidential» si vede la mano di Simona Ercolani, a.d. e direttore creativo di Stand by Me, che il grande pubblico conosce per «Sfide», storico programma di Rai3 dedicato al racconto dello sport. Alla società di Ercolani è affidato anche il programma «Bomber-Il mio anno migliore», in cui un grande attaccante racconta la sua stagione indimenticabile. O «la sua annata, come se fosse un vino buono», ha precisato la stessa produttrice.

Insomma, il 26 si parte davvero, ma è da una settimana che Gazzetta Tv lavora già come se fosse davvero in onda. L’obiettivo è «lo 0,7 di share media giorno il primo anno, l’1 per il secondo e il terzo» ha spiegato Francesco Carione, direttore del sistema Gazzetta Tv. Un risultato cui si punta anche grazie ai diritti su sport come il basket o la pallavolo femminile, ma soprattutto grazie alla collaborazione con la società di diritti tv Infront per gli highlight delle principali competizioni sportive, immagini d’archivio, dirette, fornitura dei servizi tecnici, produttivi, di post-produzione e di emissione. «Un canale che ha uno spazio naturale non sfruttato sul digitale terrestre», secondo Pierfrancesco Gherardi, managing director digital della De Agostini, che con il 40% di Digital Factory è il socio principale di Gazzetta Tv, posseduta per l’altro 60% da Rcs. Al fischio d’inizio, allo sparo dello starter, al gong (insomma, quello che preferite) manca poco.