• In scena il gran finale del Torneo Ravano

Il solito grande e appassionato entusiasmo. La consueta coloratissima cornice di pubblico. La tradizione non si dimentica e nemmeno il nuovo scenario della tensostruttura della Fiera del Mare ha modificato la sostanza di un torneo che ormai da oltre trent’anni caratterizza la primavera di Genova e della Liguria. Il Torneo Ravano edizione numero “31”, 22esima coppa “Paolo Mantovani” si è chiuso con l’emozionante vernissage del D day che ha premiato le squadre vincitrici delle differenti competizioni e offerto a tutti gli ospiti ed amici del “Ravano” la solita giornata da circoletto rosso.

L’intenso programma di giovedì 14 maggio si è dipanato fin dal primissimo pomeriggio con gli incontri finali dei tornei di calcio maschile e femminile, basket, rugby e volley. Sui diversi campi allestiti da Football Avenue e dalla organizzazione del torneo si è giocato senza soluzione di continuità fino a gran finale coinciso con la vittoria della Richeri sul San Gottardo nel contesto del torneo di calcio riservato ai maschietti. Sotto gli occhi divertiti di una folta delegazione della Sampdoria di oggi guidata dal presidente Ferrero e alla presenza di un gigantesco mito quale è Luca Vialli il pomeriggio del “Ravano” ha visto dapprima susseguirsi i successi della Brignole Sale (calcio femminile), della Giusti (basket), della Embriaco (rugby) e di Busalla (volley). Gioia e giubilo senza fine per i vincitori, le consuete lacrimucce per i secondi arrivati nel contesto di una manifestazione che non ha mai fatto del risultato il suo dogma.

Anzi, l’organizzazione Football Avenue – ottimamente orchestrata da Ludovica Mantovani – ha offerto una nuova impronta al torneo interscolastico più importante d’Europa. Una impronta dove i concetti di gioco, puro divertimento, lealtà ed etica sportiva hanno giustamente superato e valicato l’aspetto del risultato del campo e della competizione. L’edizione trentuno va così agli archivi avendo offerto ad oltre 5.000 bambini (record di sempre) la possibilità di esibirsi in uno scenario davvero unico ed in una competizione davvero senza eguali. Un ricordo indelebili nella memoria di ogni bambino. Un ricordo che certamente ancora alberga nelle menti di chi anche a metà degli Anni Ottanta e per volontà e desiderio del grande Paolo Mantovani scendeva sul green in sintetico del vecchio Palasport…